ORARI

Il Polo Museale di Ascoli Satriano (Foggia - ITALIA)
è aperto dal martedì alla domenica,
la mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e il pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30
(chiuso i lunedì non festivi)

The Museum Complex of Ascoli Satriano (Foggia - ITALY)
is open from Tuesday to Sunday,
from 10.00 a.m. to 12.00 and 4.30 p.m. to 6.30 p.m.
(closed on Mondays except on public holidays)

martedì 11 dicembre 2012

“Il segreto di marmo. I marmi policromi di Ascoli Satriano”


http://www.arte.rai.it/articoli/il-segreto-di-marmo-i-marmi-policromi-di-ascoli-satriano/1901/default.aspx

Ritrovamento dei marmi di Ascoli Satriano
Un caso unico nel panorama dell’archeologia della Magna Grecia di età tardo-classica. 11 marmi dipinti, provenienti da una tomba del IV secolo avanti Cristo nel territorio di Ascoli Satriano, trafugati nel 1978, in parte emigrati e poi restituiti, in parte sequestrati e poi dimenticati, oggi riscoperti ed esposti al pubblico. La storia del ritrovamento dei preziosissimi marmi ha inizio nel maggio 2006, quando – nell’ambito di un procedimento penale relativo al commercio internazionale clandestino di reperti di scavo – i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale rintracciano nei locali del Museo Civico di Foggia un gruppo di oggetti sequestrati dalla Guardia di Finanza nel lontano 1978 e li trasferiscono a Roma mettendoli a disposizione della magistratura. All’origine dell’azione investigativa, le dichiarazioni rilasciate anni addietro da un uomo che aveva ammesso di aver partecipato quasi trent’anni prima a un fortunatissimo scavo clandestino nel territorio dell’antica Ausculum, l’odierna Ascoli Satriano. Bottino dell’impresa: un gruppo raffigurante due Grifi che dilaniano un cerbiatto, venduto poi ad un museo americano, e una serie di altri oggetti sequestrati in seguito dalla Guardia di Finanza di Foggia. Di qui, la ripresa del fascicolo processuale aperto nel 1978, quindi il ritrovamento dei marmi dimenticati, il loro affido al laboratorio di restauro romano della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e la conseguente scoperta dello straordinario valore dei reperti. Ultimo atto della vicenda, la restituzione nel 2007 di due fra i pezzi più pregiati (valutati circa dieci milioni di dollari) da parte del J. Paul Getty Museum di Malibu che li aveva acquistati. Le indagini condotte dopo la restituzione hanno permesso di ricollegare fra loro tutti i reperti e di ipotizzarne un’unica provenienza da un contesto funerario dauniodella seconda metà del IV secolo avanti Cristo. Si tratta di oggetti da mensa di rara bellezza destinati come corredo funebre alla tomba di un personaggio di alto rango. La loro originalità risiede tanto nella pregevole realizzazione in marmo cristallino e trasparente (scavato in galleria nell’isola di Paro) quanto nella variegata gamma di colori delle decorazioni.


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